Guerrini, Artusi e la Marietta

Uno girava l’Italia alla ricerca di piatti e prelibatezze culinarie da proporre nel suo manuale di cucina domestica, l’altro, in mezzo a tanti altri interessi, guardava a cosa restava da pranzi e cene sontuose (e non) per raccontare “L’arte di utilizzare gli avanzi”.

Stiamo parlando di Pellegrino Artusi e del suo amico Olindo Guerrini, poeta e scrittore romagnolo che amava nascondersi dietro molteplici pseudonimi, tra cui il più noto è quel Lorenzo Stecchetti con cui firma molte delle sue poesie.

A queste due grandi figure si ispira ed è dedicato “Ho un arcobaleno nella testa”, lo spettacolo teatrale in programma sabato 14 dicembre alle ore 17 al Teatro Verdi di Forlimpopoli.

Tratto dall’omonimo libro di Mariavittoria Andrini, lo spettacolo è un racconto in cui Olindo Guerrini prende voce per parlare di sé, della sua arte e dei suoi incontri, primo fra tutti quello con Pellegrino Artusi e la Marietta.

È la seconda volta che Mariavittoria Andrini, scrittrice, storica, insegnante di cucina e giornalista, allarga la sua cultura al teatro, ma il suo incontro con Olindo Guerrini non è nuovo. Nel 2012 Andrini propone la riedizione del libro di Olindo Guerrini “L’arte di utilizzare gli avanzi della mensa“, pubblicato postumo nel 1918. Nasce così nell’autrice la curiosità di approfondire la conoscenza con questo poliedrico personaggio che porta, nel 2016, alla riedizione di “Ricordi autobiografici” (pubblicato da Zanichelli nel 1917 e scritto dagli amici di Guerrini). È proprio da questa pubblicazione che nasce l’idea di realizzare, nel 2017, uno spettacolo teatrale che si intitola “Io e gli altri me” che diventa, successivamente, il libretto “Ho un arcobaleno nella testa”.

Alla fine dello spettacolo proposto da Casa Artusi e dall’Associazione delle Mariette ai forlimpopolesi e a tutti i gourmand curiosi, è previsto un brindisi durante il quale tutti gli spettatori potranno assaggiare il Panettone Marietta, ricetta n.604 del manuale Artusiano. Prosit!


Redazione Emiliaromagnavini
Storie di vino e di cibo che meritano di essere raccontate. Vigneron intimamente legati alla loro terra, cuochi avvezzi alla materia prima e alla tipicità, eventi che fanno grande l'Emilia Romagna. Perché bere e mangiare sono prima di tutto un atto agricolo. Tutto il resto è noia. Per scrivere alla redazione: redazione@emiliaromagnavini.it
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