“Oggi siamo una comunità di produttori consapevole che si sta impegnando in una narrazione senza compromessi nella valorizzazione dell’Albana”. Le parole sono di Cesare Gallegati in apertura della terza edizione di Brisighella in bianco promossa dall’associazione “Brisighella, Anima dei tre Colli”. Gallegati, insieme a Paolo Babini (nella foto), è l’anima del sodalizio nato tre anni fa da cinque vignaioli (Baccagnano, Fondo San Giuseppe, Gallegati, Vigne dei Boschi, Vigne di San Lorenzo), arrivati oggi a un gruppo di 19.
Il tema della terza edizione ospitata nel convento Emiliani è “genius loci”. “La scorsa edizione ci siamo soffermati sullo stile, quest’anno abbiamo puntato sullo spirito di comunità di un gruppo che condivide un progetto comune”, ancora Gallegati.
Sulle peculiarità di Brisighella terra bianchista si è soffermato Paolo Babini che ha presentato la grande varietà dei suoli del territorio, racchiudibile in tre macroaree: Torre dell’Orologio nella parte nord con sabbie gialle e argille rosse; Rocca Manfredonia nella parte centrale con l’unicità di terra dei gessi; il santuario di Monticino con i terreni in altura di marne e arenarie. “Questo pezzo di Romagna presenta una grande varietà di suoli che danno vita a vini unici – ha spiegato Babini – Il nostro obiettivo è arrivare ai Cru e farli emergere con focus in modo da valorizzare al meglio le zona di produzione. Il mercato riconosce l’importanza dei singoli vigneti e noi dobbiamo essere in grado di migliorare e caratterizzare l’offerta qualitativa”.
La mattinata si è chiusa con una degustazione di Federica Randazzo, sommelier e vice curatrice della Guida Slow Wine. “Questo è un progetto che ha iniziato una narrazione e l’Albana ne è il baricentro della sua anima bianchista. Due sono gli elementi di un territorio per crescere: lavorare sull’identità creando un linguaggio comune che si identifica in un disciplinare; fare un lavoro di zonazione per conoscere il territorio e produrre di conseguenza. I brixini sono un laboratorio a cielo aperto che si muove in questa direzione”.
Come ha evidenziato sempre Randazzo, l’area di Brisighella rappresenta il 20% di tutta l’Albana vinificata in Romagna: “parliamo di un territorio molto esteso caratterizzato dai diversi habitat della biodiversità, valorizzati attraverso le tre sottozone”.
La giornata è proseguita con la degustazione di sette Albana Brix annata 2023: Gallegati, Bulzaga, Casadio, Baccagnano, Vigne San Lorenzo, Fondo San Giuseppe, Vigne dei Boschi.
Queste le 19 cantine del progetto Brix nell’areale che comprende Brisighella e parte delle zone vitate dei comuni di Faenza e Casola Valsenio: Baccagnano, Bulzaga, Casadio, Fondo San Giuseppe, Gallegati, La Collina, Podere La Berta, Poggio della Dogana, Roberto Monti, Tenuta Bacàna, Tenuta Uccellina, Tenute Tozzi, Terra di Brisighella, Terrabusi, Vespignano, Vigne dei Boschi, Vigne di San Lorenzo, Villa Liverzano, Zinzani.