L’ape si fa al ristorante

Negli ultimi anni, tra brunch, apericene e altre invenzioni, non tutte degne di particolare interesse, i bar hanno saputo rinnovarsi andando verso la ristorazione e sempre di più la ristorazione non ha fatto altro che invertire la tendenza.

Dopo diverse esperienze di viaggi all’estero e un po’ ispirato dai miei locali, oggi vi parlo di aperitivo al ristorante, abitudine molto comune nella ristorazione estera, ancora poco apprezzato ma in crescita anche da noi.

Oggi la cultura del “drink” è diventata dominante e i clienti sono sempre a caccia di nuovi stimoli. Per questo alcuni ristoranti propongono una buona carta cocktail che è senz’altro un ottimo modo di accogliere il cliente senza giocarsi subito la carta del vino.

Ricordo, innanzitutto, che occorre bere moderatamente ed imparare a prendersi i tempi giusti, né troppo lunghi, né troppo corti per godersi questo momento importante, perché di questo si tratta, dal mio punto di vista: il completamento dell’esperienza culinaria.

Personalmente non amo sia accompagnato da stuzzichini di vario genere perché si rischia di distogliere attenzione e appetito poi alla cena ma come si dice: “de gustibus”.

Il cibo da servire con l’aperitivo va concepito come accompagnamento. Eventualmente un “amuse-bouche” che valorizzi il menù e faccia da apertura alla cena. In questo senso l’aperitivo offre al ristorante una straordinaria opportunità per far capire al cliente la qualità dei propri ingredienti e lo stile della cucina, ed ecco che l’aperitivo si trasforma in una bella storia da raccontare.

Ecco qui come io ho interpretato il mio aperitivo oggi: un buon Vodka Lemon con “amouse-bouche” di fegato di moletto, burro salato e pan brioche.

Vodka al Sale di Cervia “Zingara” 5 cl
Limonata Bitter by Alpex (io amo questa) 7 cl
Ghiaccio qb
Scorza di limone Bio.

Poniamo il ghiaccio fino a riempirlo nel tumbler grande. Versiamo Zingara e misceliamo. Aggiungiamo la Bitter Lemon e misceliamo ancora un attimo, infine decoriamo con una scorza di limone Bio

Per l’Amouse-bouche”.
Prepariamo il pan brioches con burro, farina, latte, zucchero lievito ed un pizzico di sale con una planetaria o con il “bimby”, a me riesce facilissimo e bene.
Una volta cotto e raffreddato prepariamo un paio di fette con burro a latte crudo salato.
Procediamo nel preparare i fegatini, laviamoli delicatamente con acqua freddissima, mariniamo leggermente con soia, aceto di riso erbe aromatiche e olio.
Scolate e passate in padella 5 secondi per lato, salate pochissimo e componete il piatto.

Un grandissimo aperitivo, parola di Ale!


Ale Fanelli
Vulcanico ristoratore, sperimentatore dei migliori vini e prodotti dell'Emilia Romagna
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