Covid19, essere grandi è meglio

Se c’è un messaggio che l’emergenza sanitaria ha lanciato al mondo del vino è che le dimensioni contano. In realtà il tema era centrale già nel periodo precedente, il Covid l’ha accelerato ancor di più. Lo ribadisce un articolo di Gianluca Atzeni su Tre Bicchieri del 21 gennaio scorso rilevando come i big abbiano retto meglio gli effetti dirompenti dell’emergenza sanitaria. “Struttura aziendale flessibile, i diversi mercati di riferimento, un sapiente mix dei canali distributivi, capacità di riorganizzarsi in rapidità sembrano aver rappresentato una sorta di antidoto, un robusto vaccino, contro gli effetti devastanti del virus sull’economia nel 2020 appena trascorso”.

In altre parole, il Covid ha colpito duro ma il sistema ha retto meglio. In particolare quello cooperativo che ha dato una grande prova di una resilienza in tre direzioni: “malleabilità” nelle risposte, tenuta nei mercati esteri, senso di responsabilità sui propri soci. Nei primi 15 gruppi del vino per fatturato tre sono della nostra regione e tutti sono legati al mondo della cooperazione: Cantine Riunite, Caviro e Cevico. L’unica in flessione è stata Riunite, mantenendo ben salda però la leadership nazionale insieme a Giv, con oltre 600 milioni di euro. Bene i due colossi romagnoli, Caviro e Cevico, col bilancio di entrambe che fa riferimento alla metà del 2020.

Positive sono le prospettive sul 2021 da parte dei grandi gruppi, come rileva sempre l’articolo del Gambero. “L’80% delle imprese intervistate prevede una crescita dei volumi d’affari nel 2021 che segnerà – si spera grazie ai vaccini distribuiti in tutto il mondo –il primo vero contenimento della pandemia, assieme al ritorno ai ritmi simili al pre-Covid. Il vino italiano, ai più alti livelli, è stato capace di reggere alla crisi, nonostante per molti esperti i suoi effetti profondi debbano ancora manifestarsi. Se sei grande, insomma, non ti ferma neanche il Covid”.

Tabella tratta da Tre Bicchieri


Redazione Emiliaromagnavini
Storie di vino e di cibo che meritano di essere raccontate. Vigneron intimamente legati alla loro terra, cuochi avvezzi alla materia prima e alla tipicità, eventi che fanno grande l'Emilia Romagna. Perché bere e mangiare sono prima di tutto un atto agricolo. Tutto il resto è noia. Per scrivere alla redazione: redazione@emiliaromagnavini.it
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