Il Parco, tra Romagna e cucina caraibica

Sapori autentici della tradizione romagnola con incursioni nella cucina caraibica in omaggio alla terra d’origine di tre dei quattro titolari: è l’intrigante proposta gastronomica del nuovo Ristorante Pizzeria “Il Parco”, che aprirà ufficialmente le porte mercoledì 16 dicembre all’interno dello storico Parco Terme Panighina.

Al timone dell’originale progetto di ristorazione, che rappresenta il primo passo di un più ampio piano di rilancio dell’area verde ai piedi di Bertinoro, sono quattro giovani uniti dall’amore per il cibo e per la Romagna. Da quindici anni in Italia, la maggior parte dei quali trascorsi in sala e in cucina in rinomati locali del territorio, i fratelli dominicani Felix (31 anni) e Billy Baez Diaz (32), insieme al cugino Jharvis Ramirez (30) e alla moglie di quest’ultimo Francesca Foschi (28) di Santa Maria Nuova, hanno deciso di mettersi in proprio, scommettendo su una nuova avventura imprenditoriale in un periodo storico delicato, dove le chiusure di ristoranti superano di gran lunga le nuove aperture.

“Di certo il momento non è dei più facili per aprire un locale – spiegano i quattro soci del ristorante Il Parco – ma abbiamo fiducia in ciò che sappiamo e amiamo fare, siamo affascinati dal parco in cui ci troviamo e crediamo che possa diventare un luogo di forte richiamo in cui poter trascorrere momenti di piacere a 360 gradi. Fondamentale è stato il supporto della proprietà del Parco Terme Panighina, che ha creduto in noi e ci ha sostenuto pienamente, garantendoci la massima collaborazione”.

La cucina. Passatelli in brodo, lasagne verdi e succulente lombate dry aged, ma anche picapollo dominicano e boca chica, il pesce fritto della tradizione caraibica con tostones di platano. Ecco alcune proposte che compongono il menù del nuovo ristorante, dove alle ricette della cucina romagnola si affiancano piatti originari del Centro America, senza commistioni e nel rispetto delle rispettive tradizioni, per soddisfare sia chi cerca i sapori della propria terra sia chi desidera lasciarsi tentare da portate esotiche. La possibilità di scelta ritorna anche al calice, con una carta vini composta da etichette romagnole, italiane ed europee a cui si aggiungono in alternativa altre bevande, come la birra caraibica “La Presidente” o il Mama Juana, un digestivo della tradizione dominicana composto da rum, vino rosso, miele ed erbe aromatiche messe a macerare in bottiglia. Al ristorante, aperto sette giorni su sette a pranzo e a cena, si affianca di sera la pizzeria, che punta su lunghe lievitazioni, lievito madre, farine intere e abbinamenti gourmet per stupire gli amanti del piatto italiano più famoso nel mondo.

Il locale. ll ristorante si estende su un’area coperta di 476 metri quadrati in grado di accogliere al momento 90 persone nel rispetto delle attuali normative di sicurezza. Agli spazi interni si aggiunge un’ampia area esterna affacciata sul verde del parco, che sarà utilizzata a partire dalla prossima primavera. L’arredamento delle sale interne, ispirato agli anni ’30 del Novecento, regala un’atmosfera vintage che coinvolge ogni piccolo dettaglio fino al menù della pizzeria, dove al posto delle classiche Margherita, Capricciosa e Diavola trovano spazio le pizze “Greta Garbo”, “Totò” e altri nomi che richiamano personaggi, canzoni ed eventi famosi di quel periodo storico. Grande cura è posta nell’accoglienza degli ospiti e delle famiglie di tutti i tipi: accanto a una sala bimbi con fasciatoio, pannolini e giochi e a un’ampia area divertimento per i più piccoli all’esterno, anche Fido si troverà a suo agio grazie ad alcune ciotole piene d’acqua posizionate nel parco.

L’inaugurazione. Il taglio del nastro del locale si terrà mercoledì 16 dicembre, alle ore 15, alla presenza del Sindaco di Bertinoro Gabriele Antonio Fratto. Fino alle 18, nel rispetto delle normative di sicurezza, si potrà visitare il locale, conoscere lo staff e gustare un piccolo assaggio della proposta enogastronomica.


Redazione Emiliaromagnavini
Storie di vino e di cibo che meritano di essere raccontate. Vigneron intimamente legati alla loro terra, cuochi avvezzi alla materia prima e alla tipicità, eventi che fanno grande l'Emilia Romagna. Perché bere e mangiare sono prima di tutto un atto agricolo. Tutto il resto è noia. Per scrivere alla redazione: redazione@emiliaromagnavini.it
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