Una efficace dimostrazione l’ho avuta di recente grazie a Monia Ravagli, enologa in forza alla storica cantina Drei Donà Tenuta La Palazza. L’azienda si trova a Massa di Vecchiazzano, nelle prime colline forlivesi, all’interno della sottozona Predappio, una delle 12 MGA (Menzione geografica Aggiuntiva) del sangiovese romagnolo. Dopo un lungo scambio di opinioni con Enrico Drei Donà sulla situazione mondiale, europea, italiana e romagnola del vino, ci siamo affacciati sulla vigna da cui si ricava il pluripremiato Pruno.
Il Pruno è uno dei due Riserva Sangiovese, l’altro è il Cuvèè Palazza. Dalla loro spiegazione ho ricavato una miniera di informazioni preziose; sui suoli che lo compongono, sulle varianti espositive, piccole ma significative, sulla gestione agronomica, molto precisa, sulla vendemmia e sulle vinificazioni, e sul comportamento del vigneto nelle varie annate. Ora la dico in modo grossolano: dal vigneto Pruno si ricavano 6 masse che vengono fermentate e maturate separatamente, ottenendo quindi 6 vini diversi. Potrei giurarlo sulla siepe del mio vicino avendoli assaggiati dalle botti: ognuno di questi vini ha caratteristiche del tutto differenti, per struttura polifenolica, profumi, tannini, freschezza acida, maturazione, etc, etc, ma, soprattutto hanno sapori diversi. Quando Monia ed Enrico ritengono che sia il momento giusto, si fanno i tagli e si arriva al Pruno in versione “unica”, quello che poi sarà imbottigliato.

Pruno e Magnificat dunque, due rossi che potremmo definire “gemelli diversi” avendo in comune solo il territorio d’origine, il “terroir” per dirla in modo acconcio. Che qui si esprime bene con almeno tre caratteristiche: freschezza, complessità e struttura, elementi che permettono a questi due rossi di mostrare il loro potenziale evolutivo.
DREI DONA’ TENUTA LA PALAZZA
Via del Tesoro, 23
Massa di Vecchiazzano - Forlì