In edicola con l'Artusi

Giornata da non perdere domani (mercoledì 8 aprile) a Forlimpopoli. Casa Artusi si è fatta protagonista di una doppia iniziativa nel segno della cultura a tavola. Epicentro del progetto solidale: le edicole del paese.

Libri artusiani per tutti
La prima contempla il dono di un libro a tutti coloro che vogliono saperne più del Padre della cucina domestica italiana, quel Pellegrino Artusi di cui ricorre quest’anno il bicentenario della nascita.

I libri messi a disposizione da Casa Artusi sono: il ricettario, per chi a Forlimpopoli ancora non l’avesse, quello strepitoso romanzo gastronomico che, con ricette e lingua ha fatto l’Italia; la recente biografia curata, proprio per l’anniversario, dal massimo esperto, Professor Alberto Capatti; il Quaderno n. 5 di Casa Artusi, In ca mi us faseva adcè, testimonianze sulla cucina domestica a Forlimpopoli, lavoro di ricerca con ricette che ha visto la collaborazione di Comune, Associazione delle Mariette e Casa Artusi.

È possibile ritirare uno di questi testi, ad esaurimento, assieme all’acquisto di un quotidiano, presso le due edicole del centro di Forlimpopoli (Piazza Pompilio e lungo la Via Emilia, a ridosso di Piazza Garibaldi), nella giornata di mercoledì 8 aprile.

Inserto Cook
La seconda iniziativa coinvolge il prestigioso inserto mensile di cultura gastronomica del Corriere della Sera, Cook, in uscita l’8 aprile. La pubblicazione contiene un approfondito servizio sulla ricerca curata dal Censis per conto del locale centro di cultura, sulla pratica domestica in Italia, con interviste al Presidente del Comitato Scientifico di Casa Artusi, professor Massimo Montanari, e al Presidente del Censis, Giuseppe De Rita.

“Si tratta di un piccolo gesto di fronte alla straordinaria generosità che i tempi richiedono a tutti per essere vicini alla comunità forlimpopolese, sperando che sia benaugurante in prossimità della Santa Pasqua”, spiegano da Casa Artusi.


Redazione Emiliaromagnavini
Storie di vino e di cibo che meritano di essere raccontate. Vigneron intimamente legati alla loro terra, cuochi avvezzi alla materia prima e alla tipicità, eventi che fanno grande l'Emilia Romagna. Perché bere e mangiare sono prima di tutto un atto agricolo. Tutto il resto è noia. Per scrivere alla redazione: redazione@emiliaromagnavini.it
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