Dai Galletti, cucina e ospitalità alla romagnola

di Federica Bianchi

Se è vero che si mangia non solo con la bocca, ma anche con gli occhi, la ‘premiata trattoria romagnola Dai Galletti’, in quel di Santarcangelo (via Rocca Malatestiana 1), soddisfa le aspettative appena si oltrepassa la soglia. Nei locali un tempo occupati da un’ebanisteria – non a caso, il nome scelto inizialmente per il ristorante era ‘Dai falegnami' – il vulcanico patron Rino Mini ha voluto che si respirasse l’atmosfera accogliente delle case di campagna di una volta, però vestite a festa per l’arrivo degli ospiti.

Tutto è stato pensato nei dettagli: all’ingresso c’è il banco a vista dove si stende e si cuoce la piadina, qua e là le tradizionali credenze con le stoviglie buone in esposizione, al soffitto i fiaschi impagliati appesi alle travi, sulle pareti suggestive foto in bianco e nero della Romagna del passato. E, poi, tanti galletti, in ceramica, in ferro, dipinti sui piatti, stampati sulle etichette del vino.

Con un’accoglienza simile si arriva a tavola già di buon umore, ma il meglio deve ancora arrivare. Il menù è un trionfo di piatti dell’autentica tradizione romagnola, presentata impeccabilmente. Naturalmente ci sono i grandi classici, dalla piadina ai cassoni, dalle tagliatelle al ragù con i piselli aggiunti a parte (premiate dalla trasmissione ‘Cuochi d’Italia’ di Alessandro Borghese e semplicemente perfette) ai cappelletti in brodo, ma si possono assaggiare anche pietanze ‘di casa’ che di solito non si trovano al ristorante - come le zucchine ripiene cotte al forno, le polpette coi piselli, la frittata con cipolla e prezzemolo - e piatti che rendono omaggio ai prodotti tipici del territorio: così, la ‘rara’ cipolla dell’Acqua di Santarcangelo, coltivata solo in questa zona e contraddistinta da una particolare dolcezza, è la protagonista assoluta di una zuppa delicata e sopraffina, servita con crostoni di pane e gruviera.

Fra i secondi, spiccano – e non potrebbe essere diversamente – le ricette a base di galletto: c’è quello alla cacciatora, rosso come vuole la tradizione, e quello cotto al mattone, che arriva in tavola sotto la pietra rovente. E se qualcuno cerca la varietà, niente di meglio che provare lo spiedone della famiglia Galletti, che mette insieme una ricca selezione di eccellenti carni cotte alla brace. Parla romagnolo anche la carta dei dolci: zuppa inglese, latteruolo romagnolo secondo la ricetta di Artusi, ciambella agli scroccadenti, margot all’amaretto, gelati e sorbetti prodotti artigianalmente nella cucina del ristorante.

Tutte le ricette sono preparate con la maestria delle arzdore di una volta, ma a guidare la brigata di cucina c’è il giovane chef Gianmarco Casadei. Classe 1988, dopo aver messo il diploma di perito elettronico nel cassetto, Casadei si è dedicato alla sua vera passione, la cucina, di cui ha appreso tutti i segreti lavorando per anni a fianco della madre.

Pur trovandosi all’interno della zona a traffico limitato di Santarcangelo, a due passi dalla splendida Rocca Malatestiana, la trattoria Dai Galletti si raggiunge molto facilmente, grazie alla navetta elettrica che Rino Mini mette gratuitamente a disposizione dei suoi clienti. Il punto di ritrovo è presso il parcheggio Coop a ridosso del centro storico e per usufruirne basta telefonare al locale (chiamando lo 0541-206591) e concordare l’orario di partenza. Naturalmente, la navetta provvede anche al viaggio di ritorno.E se non è ospitalità romagnola questa….


Redazione Emiliaromagnavini
Storie di vino e di cibo che meritano di essere raccontate. Vigneron intimamente legati alla loro terra, cuochi avvezzi alla materia prima e alla tipicità, eventi che fanno grande l'Emilia Romagna. Perché bere e mangiare sono prima di tutto un atto agricolo. Tutto il resto è noia. Per scrivere alla redazione: redazione@emiliaromagnavini.it
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