A Rimini vanno in scena le "bionde"

Settore in grande crescita, quello che si presenta a Beer&Food Attraction. Alla manifestazione di Italian Exhibition Group, alla Fiera di Rimini dal 15 al 18 febbraio 2020, il focus si allarga mantenendo al centro l’universo della birra di qualità, dalle artigianali alle specialità birrarie, ma estendendosi con decisione anche ai soft drinks e agli spirits, nonché all’universo food per l’Horeca: dalle specialità regionali al mondo dei surgelati, dalle ultime tecnologie del food delivery agli arredamenti dei locali più cool. I dati possono meglio esemplificare lo sviluppo dei comparti.

Nel 2018 la filiera italiana della birra ha realizzato un fatturato complessivo di 9.169 milioni di euro con un incremento del 17% nell’ultimo triennio (era di 7.834 milioni nel 2015) ben più alto di quello medio dell’economia italiana che, sempre nei tre anni considerati, è stato del 7%.

Nello stesso anno la produzione nazionale è aumentata del 4,7% superando per la prima volta la quota dei 16 milioni di ettolitri.

Il comparto birra nel suo complesso conta 92.190 dipendenti distribuiti proporzionalmente lungo le diverse fasi della filiera e, dunque, oltre la produzione vera e propria. E nel triennio 2015-2018 l’occupazione è aumentata di 4.500 addetti.

Sempre nel 2018 le esportazioni italiane di birra sono cresciute del +6,6% (pari a 3,045 milioni di ettolitri) segnando un ulteriore record. Anche in questo caso, l’incremento è sensibilmente maggiore di quello registrato dall’intero settore alimentare (+3,4%).

Per contro nello stesso anno l’import di birre si è assestato intorno ai 6,9 milioni di ettolitri, sostanzialmente invariato rispetto al 2017. Le importazioni soddisfano la domanda complessiva di birra in Italia per oltre un terzo del totale. Va segnalato come nel 2018 il Belgio, con oltre 2 milioni di ettolitri esportati nel nostro Paese, ha superato la Germania, rimasta ferma a 1,9 milioni.

Nel 2018 i consumi di birra in Italia sono stati di oltre 20 milioni di ettolitri (+3,2% sul 2017). Si ritiene che oggi il 77% degli italiani consuma birra e lo fa soprattutto durante i pasti.

Anche nel corso del 2018 si è assisto allo sviluppo del comparto delle birre artigianali legato ai microbirrifici, nuove realtà imprenditoriali che coinvolgono soprattutto i giovani.

Attualmente si stima che nel nostro Paese operino 1008 strutture per una produzione di 504mila ettolitri, in crescita del 4,3% sul 2017. Tali strutture si suddividono in birrifici artigianali (768) e brew pub (ossia pub con produzione di birra in loco che sono 240). La quota di mercato loro associabile è del 3,1%. La regione in cui sono presenti più strutture è la Lombardia, che guida questa speciale classifica con 167 organizzazioni. Seguono Piemonte (86), Veneto (74) e Toscana (63).

Relativamente alle tipologie di prodotti le birre realizzate sono per oltre il 73% ad alta fermentazione e per il 25% a bassa fermentazione; in oltre il 92% dei casi è dichiarata una media il gradi Plato superiore a 12 e nel 14% dei casi superiore ai 14.

Quanto alla distribuzione del prodotto finito il 38% trova collocazione in ambiti territoriali prossimi allo stabilimento di produzione così come il 29% non supera i confini regionali. Un altro 30% della produzione viene commercializzato in altre regioni, ma comunque entro i confini nazionali. Solo il restante 3% è destinato all’esportazione, con l’1,7% intra Europa e l’1,3% extra Europa.


Redazione Emiliaromagnavini
Storie di vino e di cibo che meritano di essere raccontate. Vigneron intimamente legati alla loro terra, cuochi avvezzi alla materia prima e alla tipicità, eventi che fanno grande l'Emilia Romagna. Perché bere e mangiare sono prima di tutto un atto agricolo. Tutto il resto è noia. Per scrivere alla redazione: redazione@emiliaromagnavini.it
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