Un anno di eventi, formazione e cultura gastronomica con CheftoChef

Nel corso del 2024, CheftoChef emiliaromagnacuochi sarà al centro di numerose attività, alcune delle quali già pianificate e altre che si aggiungeranno nel corso dell'anno. Attività in sintonia con le Istituzioni della Regione Emilia-Romagna e comprenderanno eventi nazionali e trasferte internazionali, oltre a progetti di divulgazione e formazione. «Stiamo lavorando su numerose nuove iniziative, che riguardano, tra gli altri, l’alta via dei nostri Appennini e su temi specifici di valorizzazione dei cibi e dei vini dell’Emilia-Romagna – spiega il Presidente di CheftoChef, Massimiliano “Max” Poggi - Dal 2008 CheftoChef è attiva nell’ambito della promozione culturale, aprendosi a filiere che ruotano inevitabilmente attorno alla nostra “cucina d’autore, perseguendo l’obiettivo di far crescere il sistema gastronomico regionale per renderlo sempre più protagonista anche a livello internazionale. Un’associazione che mette sullo stesso piano cuochi e produttori, gastronomi e comunicatori per stimolare uno scambio imperniato sulla centralità della nostra cultura regionale».

Il programma 2024 è stato presentato nei giorni scorsi a Bologna.

Bologna, città e provincia, che conta numerosi soci di ChefoChef: Matteo Aloe di Berberè, Gino Fabbri dell’omonima pasticceria, Mario Ferrara del Ristorante Scaccomatto, Alberto Bettini Da Amerigo 1934 di Savigno, Franco Cimini dell’Osteria del Mirasole di San Giovanni in Persiceto, Agostino Iacobucci dell’omonimo ristorante di Castel Maggiore, Valentino Marcattilii e Max Mascia del San Domenico di Imola, Dario Picchiotti dell’ Antica Trattoria Sacerno, oltre al Presidente Massimiliano Poggi dell’omonimo ristorante di Trebbo.

A questi si aggiungono i produttori: Fogacci Group di Castel San Pietro Terme, Il Forno di Calzolari di Monghidoro, Lodi Corazza di Ponte Ronca, Vigneto San Vito di Crespellano e il Consorzio Cipolla di Medicina; e i gourmet Massimo Bergami, Maurizio Campiverdi, Atos Cavazza, Daniele Fornaciari, Marco Montanari e Enrico Vignoli (Imola).

LE FESTEMERCATO

Acque&Farine, con le iniziative di due città della gastronomia piacentine: a Fiorenzuola d’Arda la Festamercato dedicata all’Anolino e alle paste ripiene, in programma dall’8 al 10 marzo, che aprirà ufficialmente le attività 2024 di CheftoChef, e a Borgonovo Val Tidone la Festamercato dedicata ad acqua, farine e vini rifermentati dell’Emilia-Romagna.

Festamercato dei Salumi Cotti a Russi (RA), dove attorno all’umile ma “micidiale” coppia gastronomica “salume e vino” (bel e cot e canèna), prosegue la celebrazione dei salumi cotti e dei vini autoctoni con l’ambizione di raccogliere e rappresentare la migliore qualità su scala regionale.

A Cesenatico (FC), sul porto canale disegnato da Leonardo da Vinci, gli appuntamenti del “Festival Del Mare”, eventi di promozione delle marinerie e dei prodotti ittici.

CheftoChef, già promotore di Parma “Città Creativa Unesco per la Gastronomia”, metterà a disposizione il proprio sapere e la propria professionalità in occasione dei momenti istituzionali, formativi, conviviali e di divulgazione durante i quali le figure regionali rappresentate dalla nostra associazione verranno coinvolte.

DAL SELVATICO DI PREGIO AI SUINI AUTOCTONI

Molte le occasioni, ospitate in particolare da alcune delle 12 Città della gastronomia CheftoChef, incentrate sulle singole realtà ma sempre a vocazione regionale.

Selvatico di pregio (pesce, selvaggina, erbe) che rientra in una progettazione di iniziative a medio-lungo termine sulle tipicità dei nostri prodotti. E così, oltre al selvatico, saranno protagonisti: le quattro liliacee dell’Emilia Romagna (Aglio di Voghiera, Scalogno di Romagna, Cipolla Borettana e Cipolla di Medicina) anche per l’innovazione di prodotto (i neri fermentati); I suini autoctoni (partendo dalla Mora Romagnola e dal Nero di Parma) per “prenotare” come regione la leadership nazionale di questo settore di qualità.

PORTI, PARCHI, PORTE

diPortoinPorto, gastronomie di confine fra terra e mare. Un congresso itinerante per la conoscenza e un utilizzo consapevole del pesce dell’Alto Adriatico, con istituzioni, chef, ricercatori, formatori, comunicatori e pescatori, artigiani, trasformatori, distributori.

diParcoinParco, La via dell’Alto Appennino che attraversa sul crinale tutti i nostri 7 parchi da Pennabilli (RN), fino a Piacenza. Un Appennino in cui il rapporto fra parchi e densità urbana deve integrarsi e che rappresenta un’ulteriore possibilità di sviluppo nel rispetto della sostenibilità e della biodiversità.

A Ravenna, CheftoChef ha avviato un’ipotesi d’imprenditoria locale basata sulla riconosciuta/riconoscibile leadership di alcuni chef. Un’azione rivolta all’accoglienza per il turismo di qualità, verso valli, pinete, litorale e nel centro storico con l’iniziativa annuale diPortainPorta. Obbiettivi primari sono la valorizzazione delle iniziative locali e le attività culturali con percorsi nel centro storico, nelle pinete e nei parchi grazie alla stretta collaborazione e alla convergenza di ideali e progetti con il gruppo Trail Romagna.

E ENCORA…

Centomani di Questa Terra, la festa annuale di Soci e Amici di CheftoChef giunta alla decima edizione, a Polesine Zibello (PR). Ospitati dai fratelli Spigaroli all’Antica Corte Pallavicina, un’intera giornata di aggiornamento, di festa e di aggregazione che permette di riunire chef, produttori, gourmet, esperti del settore agroalimentare e giovani talenti.

Tramonto DiVino, il road show del gusto dell’Emilia-Romagna che da oltre un quindicennio promuove i prodotti enogastronomici DOP ed IGP regionali con i vini selezionati da AIS Emilia e Romagna e che ha visto nelle ultime edizioni la partecipazione degli “chef stellati” di CheftoChef con le loro interpretazioni originali e tradizionali rivisitate e in chiave moderna.


NOTA: le date degli appuntamenti sono ancora in via di definizione

Redazione Emiliaromagnavini
Storie di vino e di cibo che meritano di essere raccontate. Vigneron intimamente legati alla loro terra, cuochi avvezzi alla materia prima e alla tipicità, eventi che fanno grande l'Emilia Romagna. Perché bere e mangiare sono prima di tutto un atto agricolo. Tutto il resto è noia. Per scrivere alla redazione: redazione@emiliaromagnavini.it
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