Caviro, fatturato +1,4%

Numeri in lieve crescita per il Gruppo Caviro che chiude l’annata 2022-2023 con un fatturato di 423 milioni di euro (+1,4%). A trainare sono Caviro Extra, la società con sede a Faenza che concretizza l’economia circolare del Gruppo, e l’export che tocca quota 143 milioni (+16%). Stabili gli indici finanziari: Ebitda a 33,2 milioni di euro, PFN a 74,3 milioni di euro.

L’assemblea dei soci ha confermato Carlo Dalmonte alla presidenza del gruppo cooperativo (lo guida dal 2012) e l’ingresso dei nuovi amministratori Giuseppe Alfino, Alberto Guerra, Alessandro Neri e Roberto Savini.

Nonostante gli eventi straordinari vissuti nell’ultimo anno, mi riferisco all’incendio che ha coinvolto il sito di Faenza e alla grave alluvione che ha colpito il territorio, il Gruppo ha raggiunto risultati positivi e confermato la propria solidità”, ha detto il Presidente Dalmonte.

Gli investimenti realizzati sul fronte della sostenibilità, a sostegno del modello di economia circolare, confermano la messa a terra di progetti legati ai contratti di sviluppo, tra cui gli investimenti tecnici sul nuovo magazzino automatico presso la Cantina di Forlì e l’avvio di una profonda fase di ridefinizione post incendio nella sede di Faenza, sito in cui Caviro Extra ottiene i prodotti nobili, l’energia e i fertilizzanti a partire dai sottoprodotti della vinificazione.

"Servono fiducia e determinazione per affrontare un contesto nazionale molto complesso, legato a fattori di mercato esogeni quali inflazione, calo dei consumi e produzione ridotta con punte di oltre il 50% in alcune regioni della nostra filiera - ha aggiunto Dalmonte -. La prospettiva sarà ancora più complessa con effetti riverberati sul nuovo esercizio. Ma il Gruppo è impegnato ad affrontare le sfide che l’anno ci ha presentato mettendo come sempre al primo posto la valorizzazione del lavoro dei propri soci. Il riassetto organizzativo segna il cambio di passo e l’inizio di un nuovo capitolo con una nuova direzione e tutto il management impegnato a contrastare gli effetti di un trend negativo".

Il riferimento è alla nuova direzione generale, operativa dal 1° settembre 2023, affidata a Fabio Baldazzi, Giampaolo Bassetti e Valentino Tonini: "L’approccio del Gruppo al 2024 sarà di massima prudenza e con un focus sul contenimento dei costi e sulla massima valorizzazione dei prodotti di tutte le unità produttive, anche in termini di prezzo di vendita, sul mercato" conclude Dalmonte.


Redazione Emiliaromagnavini
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