Big Vite, la vigna dei big data

In codice si chiama Big Vite. In altri termini, è l’utilizzo dei big data nella moderna viticoltura. Un applicativo che analizza numeri e informazioni di varia tipologia. Per dirne alcuni: comprendere perché la gradazione zuccherina ha avuto un certo tipo di andamento in una certa decade; il momento migliore per irrigare; la data di accadimento delle fasi fenologiche quali germogliamento, fioritura e invaiatura.

Insomma, tutta una serie di dati tecnici in vigna con “la totale assenza di sensori da installare in campo a carico del viticoltore. L’unico sensore infatti è la pianta, vera fonte di dati”, afferma Stefano Poni, coordinatore del progetto e Direttore dell'area Frutti-Viticola presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. L’Università di Piacenza è coinvolta in questo applicativo insieme a un gruppo di aziende vitivinicole (Colli Romagnoli, Terre Cevico, Podere Pradarolo e Il Poggiarello), Irecoop Emilia Romagna, con la consulenza tecnica di Image Line e Latitudo. Il progetto ha avuto il sostegno della Regione Emilia-Romagna.

Il progetto Big Vite è stato sviluppato in un arco temporale di 24 mesi e ha sensibilizzato gli imprenditori agricoli coinvolti sulle informazioni nascoste in set di dati che, grazie ad un approccio di Big Data, hanno potuto condurre ad una gestione più sostenibile dell’impresa e alla definizione di strategie di business più mirate ed efficaci.

Negli anni abbiamo avviato un processo di profonda digitalizzazione dei nostri vigneti – afferma Marco Nannetti, Presidente Terre Cevico - coinvolgendo i nostri soci in processi che ci consentono di essere sempre all’avanguardia sulla tracciabilità e il controllo delle produzioni per garantire al consumatore finale i massimi standard di qualità del prodotto. Per noi è fondamentale rendere la nostra agricoltura sempre più di precisione e raccogliere tutti i dati con specifici data base, perché parlare di sostenibilità non è possibile senza i dati. Da questo punto di vista Big Vite rappresenta un valido strumento che ci aiuta ad essere ancora più strategici in campo proprio grazie ai dati”.


Redazione Emiliaromagnavini
Storie di vino e di cibo che meritano di essere raccontate. Vigneron intimamente legati alla loro terra, cuochi avvezzi alla materia prima e alla tipicità, eventi che fanno grande l'Emilia Romagna. Perché bere e mangiare sono prima di tutto un atto agricolo. Tutto il resto è noia. Per scrivere alla redazione: redazione@emiliaromagnavini.it
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