L’Emilia-Romagna in forze al Vinitaly

I grandi vini e i grandi cibi dell’Emilia-Romagna indissolubilmente uniti nel segno di Vinitaly 2022. È questo il leit motiv che caratterizzerà il padiglione 1 di Verona Fiere, storicamente dedicato all’Emilia-Romagna durante Vinitaly, che quest’anno dal 10 a 13 aprile diventa la “casa” dei Consorzi, dei vini e delle aziende della nostra regione. Perché il binomio vino-cibo è un valore assoluto in Emilia-Romagna. Un valore rappresentativo di tutto il territorio, da Piacenza a Rimini. È “il tratto che ci unisce” (#iltrattocheciunisce), come quel trattino fra Emilia e Romagna che compare nella corretta dicitura del nome della regione.

Così Giordano Zinzani, presidente di Enoteca Regionale, Alessio Mammi, assessore all’Agricoltura della Regione e due dei rappresentanti dei maggiori consorzi del vino, Ruenza Santandrea, presidente Consorzio Vini di Romagna e Giacomo Savorini, direttore Consorzio Colli Bolognesi e Consorzio Lambrusco, hanno presentato a Dozza, sede di Enoteca regionale, l’edizione 2022 della più iconica fiera italiana del vino che finalmente ritorna dopo due anni di stop forzato causa pandemia.

Un’edizione dove saranno oltre 120 le aziende e i produttori emiliano-romagnoli presenti, mentre i vini in degustazione disponibili negli stand dei singoli Consorzi e delle singole aziende rappresenteranno tutte le denominazioni regionali, 19 DOC, 2 DOCG e 9 IGT, per dare un’ampia panoramica delle diversità e delle varietà che caratterizzano i vini dell’Emilia-Romagna.

Articolato su uno spazio complessivo di circa 2.300 mq, il Padiglione dell’Emilia Romagna sarà quotidianamente animato da degustazioni, masterclass, eventi e incontri, con i Consorzi grandi protagonisti. Fra i tanti appuntamenti, più di venti in calendario: il convegno sull’enoturismo, il Master del Sangiovese (ospitato per la prima volta all’interno del Vinitaly), le masterclass e le degustazioni di Pignoletto, Romagna Albana, Romagna Sangiovese, Lambrusco, Malvasia, la presentazione di Tramonto DiVino 2022, il road show del gusto dell’Emilia-Romagna. Ma anche presentazioni e degustazioni guidate di Salumi Piacentini DOP, Coppa di Parma IGP e Salame Felino IGP, Riso del Delta del Po IGP e Squacquerone di Romagna DOP, Prosciutto di Parma DOP, Culatello di Zibello DOP, Parmigiano Reggiano DOP, a riprova dell’indissolubile legame cibo-vino sottoscritto quest’anno in Emilia Romagna.

È una grande emozione tornare in presenza a Vinitaly – ha commentato l’assessore all’Agricoltura regionale Alessio Mammi durante la presentazione -; l’Emilia-Romagna con le sue 30 denominazioni d’origine è tra le prime regioni italiane nella produzione di vino, con un volume d’affari che si aggira attorno ai 490 milioni di euro per le sole DOP e IGP, e ha volumi ben più ampi per tutta la produzione regionale; ha una superficie vitata di 52.000 ettari e una crescita esponenziale nell’export che negli ultimi 5 anni, nonostante la pandemia, è aumentato del 42%.”

È per queste ragioni – ha concluso l’Assessore Mammi - che il ritorno a Vinitaly lo abbiamo organizzato in grande stile, portando in fiera l’intero sistema vitivinicolo dell’Emilia-Romagna, con il coordinamento dell’Enoteca Regionale e la presenza di tutti i Consorzi e di tantissime aziende del territorio".


Maurizio Magni
Giornalista e sommelier è responsabile della guida Emilia Romagna da Bere. A tavola e nella vita è sostenitore del libero arbitrio e del paradosso francese.
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