La Patata di Bologna 'arruola' 10 chef

La grassa Bologna non è solo mortadella e tortellini. Si identifica anche in un altro prodotto tipico: la “sua” Patata. Il “sua” sta per Patata di Bologna Dop, la prima in Italia ad avere ottenuto il riconoscimento europeo.

La Patata bolognese vuole uscire dal prevalente canale della grande distribuzione (oltre il 95%) e creare una liaison con la ristorazione bolognese. Il connubio ha trovato forma nel progetto ‘La versione dello chef’ realizzato dal Consorzio di Tutela Patata di Bologna Dop che raggruppa 97 agricoltori.

Ogni chef ha ideato una ricetta con la Patata bolognese, che rimarrà nei loro menù fino al 31 gennaio prossimo – spiega Davide Martelli, presidente del Consorzio – I cuochi in questo modo si fanno ambasciatori di questo prodotto che è unico, grazie allo stretto legame con il suo territorio di origine”.

La peculiarità della Patata di Bologna Dop, presente nella sola univa varietà Primura, sta proprio nel suo essere bolognese: clima, tecniche di coltivazione, tipologia di conservazione e soprattutto nell’esperienza di generazioni di agricoltori. L’area della coltivazione si sviluppa su circa 500 ettari nel bolognese (+20% rispetto alla campagna 2020/2021) con una produzione di quasi 20mila tonnellate (+28% rispetto al 2020).

La patata di Bologna è una nicchia gourmet, rappresenta il 5% della produzione pataticola italiana – spiega Claudio Scalise, direttore del Consorzio – Il suo successo sta in cinque elementi: legame col territorio; tradizione, in quanto si inserisce in una storia di 200 anni; trasparenza, dal campo alla tavola attraverso un sistema di tracciamento; gusto, poiché è unica; eccellente in cucina per la sua versatilità. Mentre la patata registra consumi in diminuzione, il prodotto premium bolognese cresce in doppia cifra”.

10 ristoranti coinvolti
Questi sono i locali che hanno aderito al progetto con la relativa ricetta:
Ristorante Casa Monica (Bologna): Tikka di Patate di Bologna D.O.P. e tonno;
Trattoria Da Me (Bologna): Uovo cotto a bassa temperatura su cremoso di Patate di Bologna D.O.P. al tè affumicato, porcini “fritti fritti”, mirtilli e concentrato di bosco;
Ristorante Grassilli (Bologna): Ravioli di Patate di Bologna D.O.P. con porri stufati e aceto balsamico;
Hostaria 900 (Imola): Tortelli ripieni di Patate di Bologna D.O.P., vellutata di cardo gobbo e salsiccia di Mora Romagnola;
Antica Osteria Casoni (I Casoni, Bologna): Raviolone di Patate di Bologna D.O.P. e provola, tarassaco, cipollotto e guanciale stagionato;
Ristorante Caminetto d’Oro (Bologna): Crema di Patate di Bologna D.O.P. affumicata, mazzancolle alla brace e chips di cipolla;
Ristorante Al Cambio (Bologna): Petto di faraona farcito di Patate di Bologna D.O.P. e tartufo;
Osteria di Medicina (Medicina): La Patata di Bologna D.O.P. in gita a Migîna con la voglia di Toscana;
Ristorante da Nello (Bologna): Petroniana di Patate di Bologna D.O.P.;
Ristorante i Carracci (Bologna): Budino di Patate di Bologna D.O.P. e mandorla con gelato alla crema.

Ricettario
Per conservare le ricette e metterle disposizione di tutti è stato realizzato un ricettario che indica con semplicità come prepararle comodamente a casa propria. Il ricettario infatti oltre a individuare il locale dove è possibile trovare la ricetta, specifica anche gli ingredienti e la modalità di esecuzione del piatto in modo da fornire un’utile indicazione per chi è appassionato ai fornelli.

Il ricettario è disponibile sul sito: www.patatadibologna.it


Matteo Fabris
A me il vino piace berlo e raccontarlo. Fate voi..
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