Gli Dèi dell'Albana sono imolesi

È il territorio di Imola a fare la parte del leone nelle premiazioni dell’Albana Deì 2020 che, in ritardo, causa pandemia è stata organizzata nei giorni scorsi a Brisighella. L’evento ideato e curato da Carlo Catani e Andrea Spada e organizzato dal Consorzio Vini di Romagna, giunto all’ottava edizione ha premiato infatti al primo e al secondo posto in entrambe le categorie (Albana Dèi e Indigeno del cuore) due vini di Imola, ‘Vitalba’ di Tremonti (primo classificato) e ‘I Fondatori’ di Merlotta entrambi del 2019. Terza piazza d’onore, per ‘Coronilla’ 2019 di Bulzaga di Faenza mentre ‘Gioja’ 2019 di Giovannini ancora di Imola ha ottenuto la medaglia di bronzo nella sezione L’Indigeno del Cuore – premio Valter Dal Pane.

Su oltre 60 albana partecipanti, 7 in tutto sono stati i finalisti del concorso valutati alla cieca da una giuria tecnica formata da importanti critici delle principali guide dei vini e sommelier.

Nella rosa dei ‘magnifici’ 7 anche l’Albana ‘Leggiadro’ di Ballardini che insieme alla doppia medaglia d’argento di Merlotta ha dimostrato anche in questa manifestazione il valore delle cantine del Club del Bianchi in Romagna, il sodalizio nato per informare e promuovere i vini bianchi romagnoli di cui l’Albana è il principale alfiere.


Maurizio Magni
Giornalista e sommelier è responsabile della guida Emilia Romagna da Bere. A tavola e nella vita è sostenitore del libero arbitrio e del paradosso francese.
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