Il Bandito “buono” al sale

Non tutti i banditi sono brutti e cattivi. Se il Passatore è stato assurto alla stregua di “cortese”, figurarsi un gin che nasce dall’incontro di due spiriti vulcanici. Il primo è Alessandro Fanelli, ristoratore di lunga data di Milano Marittima (Felix, Officine del Sale…), tra i primi in Romagna a portare innovazione (la ghost kitchen dice qualcosa?) e territorio. L’altro è Baldo Baldinini, personaggio tanto schivo quanto appassionato di distillati.

I due un paio di anni fa si incontrano a una degustazione di vermouth, scatta l’idea di un progetto insieme: un gin. Ok, sul mercato ce ne sono tanti, si dicono. “Cercavamo qualcosa di diverso, un qualcosa che unisse in un bicchiere i profumi di Cervia e la nostra amicizia”, spiega Fanelli.

Bandito è nato così, dall’idea di un prodotto intimamente legato al luogo di nascita, col sale di Cervia a caratterizzarlo e renderlo unico. “L’esordio è stato a Sapore di Sale, in luglio abbiamo fatto un’anteprima”, ancora Alessandro. La risposta? 1000 bottiglie numerate volatilizzate in quattro settimane, adesso ne sono arrivate altre 3000. “L’obiettivo è arrivare a 10mila bottiglie nel 2021 allargando la famiglia di prodotti e coprendo il territorio nazionale. Già ora siamo arrivati in Campania, Matera e varie città dell’Emilia grazie al nostro distributore Turci di Cattolica”.

La specificità di Bandito sta nel territorio. “È composto da 18 essenze botaniche locali che non vengono dichiarate, perché vogliamo far divertire il consumatore nel capire cosa sia effettivamente presente nel prodotto. Il gin è il risultato dell’unione di più distillati, alcolati e oli essenziali di materie prime selezionate, prodotti e miscelati, ai quali viene aggiunto il sal Fiore di Romagna della Salina di Cervia”.

Il prodotto è di fascia alta, la bottiglia è di 50 cl, la gradazione è strong di 45,5° perché non si è mai visto un bandito che non fosse forte. Neanche quello al sale dolce…


Filippo Fabbri
Calciatore mancato, giornalista per passione. Una stella polare, il motto del grande Gianni Brera: “Prima di scrivere un articolo bevi un bicchier di vino”. Perchè come diceva Baudelaire "bisogna diffidare degli astemi". Contatti: filfabbri@gmail.com
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