Il Collio tinge Rimini di Giallo

Anche Rimini si ‘tinge di giallo’, ospitando il 18 aprile scorso, l’evento itinerante ‘Collio Day’, organizzato simultaneamente in molte città italiane, dal Consorzio di Tutela Vini Collio. Una serata alla scoperta di questa terra di confine, che può contare su 1.300 ettari vitati distesi lungo la fascia collinare settentrionale della provincia di Gorizia e racchiusi fra il torrente Judrio e il fiume Isonzo, a ridosso dei confini con la Slovenia.

Teatro della manifestazione targata Ais Romagna, l’Hotel Byron di Viserba gestito da una fedelissima, la sommelier Nunzia Tresoro, in passato delegata dell’Associazione per la provincia di Rimini.

In degustazione davanti a una platea di una settantina di appassionati, 5 vini e soprattutto il racconto di un grande terroir, quello del Collio Friulano, terra di grandi bianchi. Ad accompagnare i vini, in azzeccato abbinamento territoriale, il Montasio, una Dop del nord-est, proposto in tre stagionature e l’immancabile San Daniele che con la sua nota dolce ben si sposa con il leggero tono amaricante dei bianchi Friulani.

A gestire l’evento il sommelier degustatore Vitaliano Marchi, referente per la Romagna della Guida nazionale Ais Vitae, preparatissimo e dialetticamente impeccabile nel racconto del territorio e dei vini. Insieme a lui tre rappresentanti dei produttori del Collio: Antonio Cantarutti (Castello di Spessa), Alberto Grossi (Tenuta Villanova) e Paolo Corso (Tenuta Borgo Coventi), il presidente di Ais Romagna Adolfo Treggiari e la delegata Ais di Rimini Giulia Galari

Sotto i riflettori un terroir caratterizzato dalla vicinanza al mare e dalla presenza di aree boschive e collinari che lo proteggono dalle fredde correnti del Nord. Nel sottosuolo è la Ponca, roccia stratificata di marne e arenarie di origine marina, antica di oltre 50 milioni di anni, a dettare legge, favorendo con la sua porosità l’assorbimento dei minerali che regalano una spiccata salinità ai vini. Terra di grandi bianchi, il Collio friulano brilla per i suoi autoctoni, soprattutto Friulano e Ribolla Gialla. Ma la carta vincente dei produttori (circa 270 per 7 milioni di bottiglie complessive) e del Consorzio, è la doc ‘Collio bianco’, che comprende un mix di internazionali, Pino grigio e bianco, Sauvignon, Chardonnay e anche Riesling, interpretati da ogni vigneron seguendo un disciplinare piuttosto largo. Il risultato è una produzione di vini puliti, complessi, eleganti, sapidi e longevi.



I vini in degustazione


1. Pinot Grigio DOC Collio 2022 Az. Zorzon

Elevato completamente in acciaio è un vino in apparenza semplice ma che rivela le caratteristiche tipiche del terroir del Collio. Luminoso e trasparente, senza dimenticare struttura e consistenza, è elegantissimo all’olfatto con note agrumate di frutta e fiori gialli e sentori minerali di gesso. In bocca c’è molto sapore, ne risulta un vino gastronomico, lungo al palato di frutta e sale.


2.Friulano Rassauer DOC Collio 2021 Az. Castello di Spessa

Paglierino con un cenno al dorato, rivela una minima evoluzione dettata dalla surmaturazione di una percentuale delle uve. Sottile nei profumi, al naso, come da copione per il Friulano, sprigiona invece tutta la sua potenza al palato. Avvolgente e morbido l’assaggio, che allo stesso tempo è sapido e fresco. Chiude ammandorlato, in matrimonio perfetto con l’assaggio ‘dolce’ del San Daniele.


3.Sauvignon DOC Collio 2021 Az. Tenuta Villanova

Grande luminosità e ottima consistenza nel calice. Al naso profumi delicati con le caratteristiche note vegetali, ma non troppo invasive, tanto che emerge spiccata la frutta e il minerale. Palato sapido, rotondo e fresco, con un delicato allungo di sapori, giocato fra le note salate e quelle vegetali. Antichissima l’azienda che risale addirittura alla fine del XV secolo e che attualmente può contare su 200 ettari di cui 100 a destino per vini e distillati.



4.Collio Bianco Luna di Ponca DOC Collio 2019 Az. Tenuta Borgo Conventi

Uvaggio composto per 2/3 da Friulano, Malvasia istriana e Chardonnay. Le uve vengono raccolte separatamente e separatamente svolgono la vinificazione. Ne risulta un vino originale e ricercato come gran parte della produzione della cantina.

Luminoso con note decisamente dorate che rivelano un affinamento deciso, il vino presenta ottima consistenza nel calice. Note di frutta e spezie piccanti emergono al naso. Pieno rotondo e sapido il palato, con freschezza meno evidente, mascherata in bocca dalla grande struttura.



5.Collio Bianco Leopold DOC Collio 2015 Az. Fiegl

Azienda di confine, con i vigneti a 150 mt di altitudine. Colore di luminosità estrema, virato su note dorate e grande consistenza. Delicatissimo il profilo olfattivo che danza fra fiori, frutti e una leggera spezzatura a rivelare un uso non invasivo del legno. Sorso rotondo e vellutato ma sapido e fresco, a dispetto del lungo invecchiamento, con un deciso allungo salino, tanto per non smentire il terroir.


Maurizio Magni
Giornalista e sommelier è responsabile della guida Emilia Romagna da Bere. A tavola e nella vita è sostenitore del libero arbitrio e del paradosso francese.
magni@agenziaprimapagina.it

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