Cinquant’anni di gusto, cultura del vino e legame con il territorio: la Cà de Vèn, storica istituzione enogastronomica nel cuore di Ravenna, ha celebrato il suo anniversario d’attività con una cerimonia che ha reso omaggio al glorioso passato del locale e al ruolo centrale ricoperto nella valorizzazione dei vini di Romagna, ieri, oggi e domani.
L’evento si è svolto nei giorni scorsi nello storico Palazzo Rasponi, sede del locale sin dalla sua apertura nel 1975, e ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle istituzioni locali e del mondo vitivinicolo, tra cui: Alessandro Barattoni, Sindaco di Ravenna, Alessio Mammi, Assessore all’Agricoltura e Agroalimentare della Regione Emilia-Romagna, Roberto Monti, Presidente del Consorzio Vini di Romagna, Giordano Zinzani, Primo Tribuno del Tribunato di Romagna.
La Cà de Vèn è una delle due enoteche storiche ancora attive del Consorzio Vini di Romagna, insieme alla Cà de Bè di Bertinoro. Fin dalla nascita del sistema delle “case del vino” negli anni ’60 – ideato dal Consorzio e dal Tribunato di Romagna, sotto l’impulso di Alteo Dolcini – il locale ha avuto il compito di promuovere la cultura delle denominazioni DOC e IGT romagnole attraverso degustazioni, cene tematiche, masterclass e concorsi. Tra le iniziative più apprezzate, spiccano le celebri “Cene Vino del Tribuno” che, da oltre un decennio, continuano a coinvolgere un pubblico sempre più curioso e appassionato.
La storia dell’edificio che ospita la Cà de Vèn affonda le radici nella fine del 1300. In origine, l’edificio era la residenza della nobile famiglia Rasponi. Dopo numerosi passaggi di proprietà, nel 1704 divenne l’Osteria della Corona, per poi trasformarsi nel 1877 nella Drogheria Bellenghi, la bottega più caratteristica e fornita della città. Gli arredi ancora oggi perfettamente conservati, assieme alle decorazioni delle volte e alla suddivisione interna dei locali, risalgono a consistenti interventi strutturali realizzati tra il 1850 e il 1880, dall’allora proprietario Giuseppe Bellenghi. Il restauro più recente, del 2008, ha incluso una serie di interventi rilevanti: dalla realizzazione della cucina attrezzata all’installazione dell’impianto di climatizzazione. Il locale conserva ancora oggi un’atmosfera intrisa di storia, resa ancora più suggestiva dal cortile interno vetrato, una delle sale più apprezzate dalla clientela, che presto sarà oggetto di un intervento di valorizzazione e miglioramento. Perché le manutenzioni in un palazzo storico non finiscono mai! Durante la pandemia, l’apertura di un dehor laterale ha permesso di mantenere viva la convivialità anche all’aperto.
"Il Consorzio si propone di continuare a comunicare in modo efficace il valore e la qualità dei vini romagnoli DOP e IGP, promuovendo la consapevolezza della grande tradizione e della contemporaneità che caratterizzano le principali tipologie del territorio: Sangiovese, Albana e Trebbiano - spiega Il presidente del Consorzio Vini di Romagna, Roberto Monti - Allo stesso tempo, intende favorire l’apertura alla conoscenza di un panorama enologico più ampio e variegato, che comprende ottimi vini prodotti anche da vitigni autoctoni e internazionali. Le enoteche del Consorzio, e in particolare la Cà de Vèn di Ravenna, rappresentano un’opportunità unica per dialogare direttamente con il pubblico, offrendo un ambiente accogliente e un servizio di ottima professionalità. Il rafforzamento del posizionamento dei vini romagnoli sullo scenario globale è nella mission del Consorzio e si integra perfettamente nell’attività di questa enoteca. Proprio in luoghi come questo, peraltro in una città ricca di storia e di turismo internazionale, il consumatore può apprezzare le peculiarità enologiche della Romagna, in abbinamento ai piatti eccellenti della nostra cucina. Ad altri 50 anni di attività!".