Cevico cresce in numeri e partecipazioni

Numeri in crescita per Terre Cevico, gruppo cooperativo del vino di Lugo che associa circa 5mila soci viticoltori. I dati dell’esercizio 2020/2021 evidenziano una crescita del fatturato arrivato a quota 164,3 milioni di euro (+3,22%) e del patrimonio netto a 73,9 milioni (+2,6%), mentre stabile rimane l’export a 52 milioni che rappresenta il 38% del bilancio. Crescono anche il plusvalore ai soci 6,4 milioni (+12,9%) e i dipendenti (332 con +3,9%).

Complessivamente Cevico produce oltre 100 milioni di bottiglie per una quantità di uve di oltre 1 milione di ettolitri. In grande crescita il segmento del biologico +37% venduto in 38 Paesi con i primi cinque mercati tutti in doppia cifra: Russia (+78%), Cina (+19,6%), Finlandia (+38,2), Polonia (99,6%), Norvegia (+7,3%), Belgio (+36,2%) e Canada (+16%).

Annunciata l’acquisizione di una ulteriore quota di Cantine Montresor in Valpolicella arrivando al controllo del 75% dell’azienda, così come l’entrata in Orion Wines.

Terre Cevico non si è mai fermato nei 19 mesi di pandemia – ha affermato il Presidente Marco Nannetti - Abbiamo attraversato mille difficoltà e ci siamo reinventati un modello organizzativo che ha permesso ai nostri soci di non perdere mai il contatto con i mercati nazionali ed internazionali. Oltre a garantire liquidazioni competitive ai soci, abbiamo anche garantito lavoro a oltre 300 collaboratori e non abbiamo mai attuato ammortizzatori sociali come la Cassa Integrazione; anzi è perdurato il trend di consolidamento dei rapporti di lavoro”.

Terre Cevico conta su circa 7 mila ettari di vigneto, gran parte dei quali in Romagna, e gestisce oltre il 30% della produzione viticola del bacino romagnolo e circa la metà del vino del gruppo è venduto confezionato.

Evento a Lugo
La presentazione del bilancio è avvenuta nel Salone della Rocca Estense di Lugo. A presentare risultati di gestione e progetti sono intervenuti in assemblea il Cfo Massimo Gallina e il Ceo Lauro Giovannini.

Ad aprire la giornata invece è stato il sindaco di Lugo Davide Ranalli. “La presenza di Cevico qui e ora – ha sottolineato il sindaco di Lugo - testimonia il legame indissolubile fra la città e questo Gruppo, innanzitutto perché dentro Cevico ci sono tutti quei valori in cui noi ci riconosciamo. A margine della pandemia con cui purtroppo continuiamo a convivere si apriranno nuove opportunità e in questo senso il legame con Cevico è determinante per la riconosciuta capacità del Gruppo di saper intercettare le opportunità che si apriranno a si auspica avranno ricadute positive sul territorio”.

Emanuele Di Faustino di Nomisma ha fotografato i primi mesi dell’anno in corso per quanto riguarda consumi e trend, sottolineando la ripresa del settore horeca, tornato a livelli prepandemia con una crescita in Italia che sfiora il 17% in valore e il 13 in volume. E fra le tendenze in continua crescita ha messo in evidenza le performance dei vini biologici e sostenibili su cui Terre Cevico da anni sta lavorando con la linea B.Io.

La capacita di intercettare i trend e la versatilità di Terre Cevico è stata evidenziata anche dal presidente Nazionale di Legacoop Mauro Lusetti che ha sottolineato le grandi capacità del gruppo di orientarsi al mercato, alla sostenibilità e al biologico.

A lui ha fatto eco Giovanni Monti, presidente Legacoop Emilia-Romagna che ha sottolineato la capacità di Terre Cevico di mantenere l’equilibrio fra remunerazione corretta dei soci e politiche commerciali. Monti ha poi dato voce alle incognite che si aprono a livello internazionale a causa dell’aumento esponenziale delle materie prime, auspicando un patto di filiera all’interno del mondo cooperativo fra entità produttive, come Terre Cevico, e catene distributive.


Matteo Fabris
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