Di Nunzio, vi consiglio Tre Monti

Ilaria Di Nunzio, sommelier professionista e ristoratrice

Vino: Thea Bianco - Tre Monti

Perché la scelta: Il Thea Bianco racconta tante storie e tante vite destinate ad incontrarsi. Quando la signora Thea insieme a suo marito Sergio diede vita a Tre Monti creò un’idea di azienda vitivinicola innovativa. Scelse intorno a sé altri giovani sperimentatori da Spagnolli, a Vittorio Fiore e Donato Landini, che condividevano con i Navacchia il credo dell’alta densità d’impianto e la tutela ambientale ed ampelografica. Thea Navacchia non immaginava che quel progetto potesse essere portato avanti, con ripetuti e numerosi successi di critica dai suoi figli David e Vittorio. Così come non si aspettava di certo che sarebbe stata celebrata per la sua opera con due vini: Thea Rosso nato nel podere forlivese di Petrignone ed appunto il Thea Bianco.
La nascita di quest’ultimo vino ci introduce ad un nuovo attore, il professore Attilio Scienza. Un peregrino edotto di zonazione che sceglie Vigna del Lago a Imola per impiantare un nuovo vitigno, unico nell’areale romagnolo. La prima annata si rivelò voce e volto di Thea, scomparsa nel 1989. Il professore Scienza, insieme a Sergio, David e Vittorio capirono che quel piccolo colle imolese aveva creato la proiezione della sua fondatrice.

Caratteristiche del vino: Un vino avvolgente proprio come un abbraccio di donna, dalle eleganti note di foglie di té verde, frutta tostata e agrumi. Il sorso è profondo e strutturato, solido come l’affetto di Thea per la sua famiglia e per la sua Tre Monti.

Il vino in una parola: Solidità

Quando berlo: il Thea è un vino intimo, da bersi quando si vuole fare un regalo a sé stessi o chi si ama.

Piatto in abbinamento: è un bianco da carni, come faraona arrosto o petto d’anatra agli agrumi.


Redazione Emiliaromagnavini
Storie di vino e di cibo che meritano di essere raccontate. Vigneron intimamente legati alla loro terra, cuochi avvezzi alla materia prima e alla tipicità, eventi che fanno grande l'Emilia Romagna. Perché bere e mangiare sono prima di tutto un atto agricolo. Tutto il resto è noia. Per scrivere alla redazione: redazione@emiliaromagnavini.it
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