REBOLA, L’AUTENTICO BIANCO RIMINESE

Le recenti sessioni on line sui vini bianchi di Romagna, promosse dal Club dei Bianchi, mi offrono l’assist per segnalarvi una piccola perla dell’entroterra riminese, la Tenuta Saiano. La tenuta si trova nella Valmarecchia, una delle tante direttrici che dalla Romagna portano in Toscana.

Tonino Guerra l’ha descritta in lungo e in largo: poesie, filmati, interviste, libri e racconti.La strada che da Rimini conduce verso Badia Tedalda, passando per Verucchio e Novafeltria, attraversa un magnifico paesaggio disseminato di rocche e castelli, e Saiano si trova proprio in prossimità di una di queste rocche, quella di Montebello. La tenuta appartiene alla famiglia Maggioli, nota al mondo intero per essere una delle principali aziende per la modulistica e l’editoria per la Pubblica amministrazione.

Definire Saiano una semplice azienda agricola è riduttivo, la tenuta è uno dei più fulgidi esempi romagnoli di filiera corta dell’agroalimentare, una filiera che alimenta sia il ristorante di proprietà, la Sangiovesa, che le proprie botteghe, rifornendole di carni, salumi, olio e vino autoprodotti nei 100 ettari della proprietà dove oltre al parco vigneti, vivono gli animali allevati allo stato semibrado. All’interno si può ammirare anche il laboratorio di Baldo Baldinini, il Maestro infusore che miscela erbe, estrae oli essenziali per fare i vermouth.

La tenuta ha le vigne più alte di tutto il riminese, assieme a quelle della vicina Torriana. Siamo a circa 400 mt e la decina di ettari sta su terreni a matrice gessosa che conferisce ai vini quel tipico timbro sapido-salato, chiave originale di lettura dei vini prodotti in questo lembo di Romagna.

I 10 ettari di vigneti, sui pendii della Scorticata, sono coltivati in regime biologico e vinificate nella propria cantina, ultimata nel 2018. Tra le varietà a bacca bianca spicca il grechetto gentile, che in bottiglia diventa Colli di Rimini Rebola. Sulla Rebola è in corso, da parte di un gruppo di viticoltori riminesi (15), un ampio progetto di studio e valorizzazione territoriale con il coordinamento di Sandro Santini, Presidente del Comitato Rimini doc.

Il grechetto gentile, che nel riminese copre meno di 100 ettari, è un’uva ben radicata in grado di esprimere nei vini una sua originalità espressiva. Certamente è il vitigno bianco che può valorizzare la produzione bianchista del riminese. Un buon esempio (tra i tanti) è Il Colli di Rimini Rebola L’Animo 2019 che abbonda in profumi (merito della quota più alta rispetto allo standard e del differenziale termico) e in sapidità e freschezza (apprezzabile visto la tendenza alla perdita di acidità del grechetto), sfiorando registri salini, ma mantenendosi più cauto in calore alcolico e in struttura. L’abbinamento può essere testato con uno dei tanti piatti e prodotti della Tenuta.

TENUTA SAIANO
Via Casone, 35
Poggio Torriana
Colli di Rimini Rebola L’Animo 2019
euro 16,00 nello shop aziendale


Giovanni Solaroli
Giornalista, degustatore ufficiale, docente AIS, per anni è stato il referente per la Romagna della Guida Ais nazionale Vitae. E' co-autore del primo e unico libro interamente dedicato all’Albana di Romagna.
giovannisolaroli@gmail.com

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