Cooprazione vino, resilienza al Covid a due velocità

C’è un segnale che il Covid ha lanciato al mondo del vino: dimensioni e capacità aggregativa contano. Non a caso chi ha saputo resistere meglio allo tsunami di quest’ultimo anno è il sistema cooperativo, 423 cantine per una produzione pari al 58% del vino italiano (in Emilia Romagna movimenta circa l'80% delle uve regionali).

Secondo un’analisi di Nomisma presentata nel corso di Vivite Talk del vino cooperativo, organizzato da Alleanza Cooperative Agroalimentari, una cooperativa su 4 ha evidenziato un incremento del fatturato. “Sono quelle più dimensionate, con fatturati superiori a 25 milioni di euro, che nel 6% dei casi hanno addirittura registrato un sensibile aumento, superiore al +15% rispetto alle performance registrate nel 2019, prima dell’avvento del Coronavirus”, ha detto Denis Pantini di Nomisma.

Due gli elementi che hanno contribuito alla resilienza delle coop: la crescita nel canale della Grande distribuzione e l’export. Anche qui con la distinzione che i “grandi” hanno fatto decisamente meglio

Gdo
Prendiamo la Gdo, che in parte ha compensato il crollo del “fuori casa”. Le cooperative con un fatturato di oltre 25 milioni di euro sono cresciute in valore del 92%, le piccole del 31%. E ancora l’on line +100% per le grandi, +65% le restanti. Drammatico l’horeca: -92% le grandi, -97% le piccole. Ma il dato più significativo è il fatturato: +18% le grandi, -25% le piccole.

Export
Stesso refrain quando di parla di mercati esteri. Se l’export di vino italiano nel complesso ha registrato nel 2020 un calo pari a -2,4% in valore, quello della cooperazione è cresciuto del +3%. Anche qui però con distinguo: le coop con fatturato di oltre 25 mln hanno registrato un incremento del +25%, le altre (meno di 25 mln) una riduzione del -43%. Riguardo i mercati su cui scommettere nei prossimi anni, il 76% ha risposto gli Stati Uniti, il 41% la Germania, a seguire il Far East con Cina (35%) e Giappone (33%).

Il futuro
Riguardo al futuro, il digitale sarà una leva per la ripresa. “L’analisi ha messo in mostra che le cooperative puntano sulla presenza su e-commerce e canali social, cosi come sull’enoturismo e sull’ospitalità, oltre a un consolidamento della presenza nella grande distribuzione – ha detto Luca Rigotti coordinatore del settore vitivinicolo di Alleanza Cooperative Agroalimentari - Un segnale di ottimismo viene dalla convinzione espressa da oltre la metà delle cooperative che ritiene che nel 2022 le vendite nel canale horeca ritorneranno agli stessi livelli del 2019”.


Filippo Fabbri
Calciatore mancato, giornalista per passione. Una stella polare, il motto del grande Gianni Brera: “Prima di scrivere un articolo bevi un bicchier di vino”. Perchè come diceva Baudelaire "bisogna diffidare degli astemi". Contatti: filfabbri@gmail.com
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