Stappa un valzer

Stappi un Valzer ed inizi a ballare! Non è una battuta, ma quello che vi capiterà se vi doveste imbattere in una delle geniali confezioni dell’azienda faentina La Spinetta. Ma procediamo con ordine.

Spinetta è un’azienda vitivinicola sia storica che giovane: storica perché la famiglia Monti vanta il record di 150 anni di insediamento nelle campagne faentine, avendo lavorato ininterrottamente a mezzadria nei fondi che furono della Contessa Antonietta Conti; moderna perché imbottiglia i vini con le proprie etichette solo dal 1992. Le dimensioni sono tali da consentire la gestione affidandosi alle risorse famigliari, fatta eccezione per i lavori di potatura e vendemmia.

Nei 26 ettari di cui la metà in affitto e l’altra in proprietà, Luciano Monti e famiglia ricavano all’incirca 60.000 bottiglie, la maggior parte vendute tramite i tre negozi di proprietà, il sito di e-commerce e la vendita diretta in azienda, propiziata dalla tradizionale ospitalità riservata ai visitatori che si inoltrano verso le magnifiche colline che pennellano il paesaggio circostante. Poi c’è la vendita del vino sfuso, sia indirizzato verso i privati che a qualche ristorante che si affida i vini della Spinetta per mettere in tavola “il vino della casa”.

I vigneti, posti su terreni tendenzialmente argillo-calcarei, alimentano il parco di vitigni tradizionali romagnoli ampio e composito: Centesimino (che nell’area ha le sue radici storiche), Longanesi, Trebbiano, Cagnina (terrano), Famoso o Rambela e, naturalmente, Sangiovese e Albana. Fin qui niente di nuovo, trattandosi di un’azienda famigliare radicata nel proprio territorio e fatta di persone che amano il proprio essere “romagnoli”.

In quel “essere romagnoli” ci sta la passione per i balli e le musiche tradizionali. Musiche e balli che Luciano sa anche riprodurre di persona, seppur a livello amatoriale. Nasce da questi scarni ma essenziali elementi del DNA romagnolo, l’idea, e qui sta la novità, di mettere in una stessa “portable bag” sia l’abbozzo dell’inno “nazionale” romagnolo (Romagna Mia) che il Sangiovese, altra icona della romagnolità.

Una busta per trasporto di una singola bottiglia, fatta di solido materiale plastico con stampato sopra lo spartito dell’Inno e l’effige di Secondo Casadei, colui che l’ha resa celebre. Apri la busta per estrarre e stappare la bottiglia di Valzer (così si chiama il sangiovese della confezione) e il jingle di Romagna Mia si libera nell’aria, imprimendo alle gambe lo stimolo irrefrenabile a danzare sulle note dell’Inno nazionale Romagnolo.

L’ironia della vicenda è che Luciano Monti, una volta maturata la genialata, si è dovuto rivolgere a fabbricanti cinesi per produrre la ValzerBusta, costretto suo malgrado a registrare la mancanza di aziende locali. Inutile rimarcare il successo ottenuto, visto che con una cifra modesta uno si porta a casa due autentiche icone romagnole.

Il Sangiovese Valzer, della tipologia “superiore”, è un rosso gradevole, semplice e ben fatto, di corpo misurato, con note fruttate ben marcate e una freschezza sferzante che lo rende meritevole di essere compagno di paste al ragù, meglio se all’uovo. Mentre i 20 secondi di Romagna Mia suonano, non posso fare a meno di pensare che le buone idee nascono proprio dove meno te l’aspetti.

Non sarà “genius loci” ma gli somiglia abbastanza.

AZIENDA AGRICOLA SPINETTA
Via Pozzo, 26
Faenza
www.spinetta.it

Romagna Sangiovese Superiore Valzer+ Borsetta SonoraEuro
12,00


Giovanni Solaroli
Giornalista, degustatore ufficiale, docente AIS, per anni è stato il referente per la Romagna della Guida Ais nazionale Vitae. E' co-autore del primo e unico libro interamente dedicato all’Albana di Romagna.
giovannisolaroli@gmail.com

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