Covid e Horeca closed non fermano Cevico

Malgrado la precaria situazione internazionale e il difficile momento del canale Horeca, Terre Cevico presenta numeri da fare invidia. Il gruppo cooperativo di Lugo che conta 5000 soci mette a segno un fatturato di 159 milioni di euro, grazie soprattutto a un export che cresce fino a 52 milioni (+5,5%). Il mercato estero oggi vale un terzo del fatturato, con vendite in 67 paesi e quattro mercati in evidenza: Cina (primo esportatore italiano), Giappone (secondo esportatore), Stati Uniti e Russia. L’export in 5 anni è cresciuto del +67,7% (dai 31 milioni del 2015 ai 52 attuali), con un incremento imponente del vino biologico +25,1% venduto in 34 Paesi.

I dati sono stati presentati nel corso dell’Assemblea di bilancio della gestione 2019/2020 (1 agosto 2019 - 31 luglio 2020) che ha confermato Marco Nannetti alla presidenza con la nomina alla vicepresidenza di Franco Donati (Presidente Le Romagnole) e Maddalena Zortea (Presidente Colli Romagnoli).

Altri numeri del gruppo cooperativo. Il patrimonio netto sale a 72 milioni, mentre il plusvalore riconosciuto ai soci è di 7,1 i milioni. In evidenza il segmento del vino biologico di Terre Cevico che vede valori ancora in crescita. Venduto in 40 Paesi del mondo, oltre all’Italia, il dato di crescita indica +35%. Sono più che raddoppiate le vendite in Canada e si confermano le buone performance sia nei paesi asiatici che in Europa. Per quanto riguarda l’Asia, la gravità dell’epidemia legata al Covid19 in Cina, con il blocco delle dogane per oltre 6 mesi, ha comportato inevitabilmente un calo delle vendite ampiamente compensato però dall’aumento dell’export verso il Giappone (+60%). Terre Cevico si conferma comunque anche per questo esercizio primo esportatore di vino biologico del mercato cinese. Il consorzio lughese ha puntato da tempo sul vino biologico con un incremento delle bottiglie vendute in Italia (+26,5 con 4.926.475 milioni di bottiglie vendute in questo esercizio) e in 34 Paesi del mondo, dove si parla di un +25,1% di bottiglie vendute rispetto alla precedente gestione, oggi le bottiglie di vini biologici vendute all’estero sono 6.132.000

Previsti due grossi investimenti a Lugo dove sarà realizzato un nuovo grande magazzino, e a Forlì un nuovo stabilimento a fianco dell’attuale.

Il Presidente Nannetti
“Questo 2020 caratterizzato dall'emergenza Covid ci ha portato a riflettere con maggior intensità sulla nostra identità, per rafforzare le nostre basi e rilanciare con nuovi progetti – spiega il Presidente Marco Nannetti - Siamo un gruppo cooperativo che coniuga responsabilità e sostenibilità ad aspetti come il forte rinnovamento tecnologico, la flessibilità strategica dell'offerta per ogni mercato dal locale al mondiale. L'attenzione a tutta la filiera, la tracciabilità della materia prima e il controllo dei processi di produzione sono sempre il fulcro del nostro lavoro e si coniugano al senso etico e all’attenzione all'ambiente con un forte orientamento al sociale perché parte del nostro Dna di cooperatori”.

Un plauso dai vertici di Legacoop
Nel corso dell’Assemblea Giovanni Monti, Presidente Legacoop Emilia Romagna ha fatto i “complimenti per i risultati importanti in un momento difficile. Il vostro bilancio di sostenibilità evidenzia come avete trasferito un valore aggiunto all’intera comunità e dato ai produttori una remunerazione importante e competitiva. Cevico è portatore di valore e di valori: è vicino a produttori e comunità”.

A concludere la giornata Mauro Lusetti, Presidente nazionale Legacoop: “Il bilancio di sostenibilità è uno strumento fondamentale di comunicazione per competere meglio perchè misura la qualità del lavoro nel contesto della comunità. Tema centrale del Bilancio di Sostenibilità di Cevico è il plusvalore per i soci. Lo scambio mutualistico come principio cardine che è la forza della cooperazione, un modello che ha saputo dare una risposta in un momento difficile come quello attuale. Il modello di una cooperazione che sa creare sviluppo d’impresa sapendo interpretare il mercato e reagendo con progetti di cambiamento, i dati di Cevico lo confermano”.


Redazione Emiliaromagnavini
Storie di vino e di cibo che meritano di essere raccontate. Vigneron intimamente legati alla loro terra, cuochi avvezzi alla materia prima e alla tipicità, eventi che fanno grande l'Emilia Romagna. Perché bere e mangiare sono prima di tutto un atto agricolo. Tutto il resto è noia. Per scrivere alla redazione: redazione@emiliaromagnavini.it
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