Incrociando Manzoni

La Montanara è una delle tante strade provinciali che dalla Romagna (beh, qui siamo a Imola perciò decidete voi se è Emilia o Romagna) conduce in Toscana. Le vigne che affiancano la strada sono sempre ben tenute, come è caratteristica dei romagnoli considerati, a ragione, i migliori frutticoltori del mondo; e certamente l’uva è un frutto (a me non si può nascondere nulla) che su questi terreni fertili può dare raccolti abbondanti.

Tra le aziende che fanno vini in questa parte d’Italia c’è Fondo Cà Vecja che produce un vino piuttosto insolito per il panorama vinicolo romagnolo. Si tratta di un bianco da uve Manzoni. Presumo, pescando dai ricordi di studio, si tratti dell’Incrocio Manzoni bianco 6.0.13 ottenuto incrociando il riesling renano con il pinot bianco. È uno dei tanti incroci realizzati dal professor Manzoni negli anni ’30 presso l’Istituto di Conegliano e forse questa è la ragione per cui il vitigno si è dapprima diffuso in provincia di Treviso e nel Friuli.

Che io sappia in Romagna è l’unica azienda che ne imbottiglia una versione in purezza che si chiama Due Pievi e che mi ha sempre incuriosito. Fondo Cà Vecja nasce negli anni ’70 anche se l’azienda agricola produceva frutta già dagli anni ’20. Dalla metà degli anni ’90 imbottigliano in proprio ma conservano ancora una buona quota di vino sfuso per la affezionata clientela locale. Non si può dire che Fondo Cà Vecja si risparmi in quanto a offerta commerciale di vini, lo testimoniano le numerose etichette suddivise tra fermi e frizzanti, come d’uso in terre di confine tra Romagna ferma e Emilia spumeggiante.

Il vitigno ha un grappolo compatto e piccolo con buccia spessa e vigoria limitata e discreta tolleranze al marciume. In quanto ai profumi posso solo dire che il Due Pievi non ne ha in abbondanza e di certo non trovate i soliti sentori agrumati ma piuttosto qualcosa che ricorda il tè e la camomilla e forse i fiori di campo. Ma sapete come funziona il naso: più annusi e più ti confondi mentre l’assaggio non ti inganna e qui ci trovate un frutto delicato ma ben scolpito e una sapidità mitigata: non la solita sapidità salmastra di tanti bianchi ma quella più legata al sapore della frutta. Con un prezzo sbalorditivo per i tempi che corrono.

FONDO CÀ VECJA
Due Pievi Manzoni Bianco 2022
Euro 6,50 in azienda.
https://www.fondocavecja.it/


Giovanni Solaroli
Giornalista, degustatore ufficiale, docente AIS, per anni è stato il referente per la Romagna della Guida Ais nazionale Vitae. E' co-autore del primo e unico libro interamente dedicato all’Albana di Romagna.
giovannisolaroli@gmail.com

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