Mojito sì, ma con la giusta menta

Non c'è Mojito senza menta. Ma non può essere una menta qualsiasi. Forse era così in passato, ma ora no. Fino ad una ventina di anni fa i barman usavano la menta mediorientale o quella coltivata in vaso. Adesso no. Pur non essendoci ricette codificate, è fondamentale usare la Menta Spicata. Quattro lustri fa era una semisconosciuta. Adesso è ricercatissima. Ha un gusto leggermente meno piccante della Piperita e un profumo che se diffuso nell’ambiente rinfresca e stimola la concentrazione. È molto usata nel Centro America dove è conosciuta come “Hierba buena” mentre in Italia è nota come la Menta Mojito, perché unanimemente considerata la più adatta per la preparazione del famoso long drink.

La ricetta prevede l’utilizzo di zucchero di canna, rum bianco, succo di lime, soda, ghiaccio e, naturalmente, menta. Quest’ultima è fondamentale. Bisogna però fare attenzione al suo utilizzo. Non va pestata per evitare che rilasci residui di foglie in bocca e, soprattutto, un retrogusto amaro. Va sprimacciata affinché liberi l’olio essenziale contenuto in particolare nel gambo.

La Menta Mojito è stata presentata nel Garden dei Vivai Battistini (via Ravennate a Cesena) nel corso di un appuntamento elegante; un aperitivo che soddisfava innanzitutto le papille gustative, ma erano soddisfatti anche altri sensi grazie all’ambientazione: un salotto realizzato in mezzo ai colori e agli odori del garden.

La menta Mojito ha un profumo fresco e pungente. Oltre ad essere adatta alla preparazione del famoso long drink è, in combinazione con altre erbe, ideale per infusi di tè. Inoltre tiene lontane zanzare e moscerini. Predilige un’esposizione soleggiata, non bisogna mai fare mancare acqua, ma evitando ristagni. Se coltivata in piena terra va delimitata in uno spazio preciso perché è infestante.


Redazione Emiliaromagnavini
Storie di vino e di cibo che meritano di essere raccontate. Vigneron intimamente legati alla loro terra, cuochi avvezzi alla materia prima e alla tipicità, eventi che fanno grande l'Emilia Romagna. Perché bere e mangiare sono prima di tutto un atto agricolo. Tutto il resto è noia. Per scrivere alla redazione: redazione@emiliaromagnavini.it
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