Territorio

Cesenate

Scoprire il cesenate attraverso le sue vallate, dal mare ai crinali dell’Appennino, significa incontrare una terra ospitale, dove la qualità della vita si declina in luoghi suggestivi, grandi sapori, eventi interessanti.
Significa scoprire sapori antichi, oggi riproposti con sempre maggiore successo come la Piadina romagnola Igp, apprezzare una realtà enologica sempre più interessante con vini generosi come il Sangiovese, visitare centri storici di città cariche di storia, borghi e castelli che punteggiano i colli da cui regnarono i Malatesta, (a Novello si deve la Biblioteca Malatestiana di Cesena, esempio mirabile di biblioteca rinascimentale e monumento Memoria del Mondo), i Conti Guidi, i capitani fiorentini, i legati del Papa. Dalla piana dove si è sviluppata un’agricoltura ortofrutticola di eccellenza, si risale la valle del Savio, attraversata dall’E45, la veloce superstrada che porta sull’Appennino, fino a Bagno di Romagna centro termale nel Parco delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna, passando per Sarsina, patria del commediografo latino Plauto, al quale si dedica un festival estivo di recite classiche.
Tra i sapori ricordiamo la Pagnotta, tipico dolce pasquale di queste zone di media valle, mentre passando nelle Terre del Rubicone, ecco un dolce di antica tradizione, il Bustreng, ricetta segreta di una cultura contadina abituata a una dispensa povera, e ancora il Savor, fatto di mosto cotto, mele e pere cotogne con mandorle e noci o il leggendario Formaggio di Fossa Dop che matura nelle fosse di Sogliano. In queste zone che furono teatro della storica decisione di Giulio Cesare destinata a cambiare i destini di Roma (e Savignano sul Rubicone celebra il condottiero), si aprono colline, ora dolci ora aspre, paradiso degli amanti della bicicletta e dietro ogni curva si incrocia una rocca o un borgo arroccato, una trattoria, una cantina o un’azienda agricola per una sosta del gusto.



Cesena, fra arte e cultura, la Biblioteca Malatestiana: memoria del mondo Unesco


Cesena, col suo centro storico posto “fra ‘l piano e ‘l monte”, come scrisse Dante Alighieri nel XXVII canto dell'inferno, è una delle più suggestive fra le città che si allungano sulla via Emilia.
Il verdeggiante territorio comunale si estende dalla parte collinare della Valle del fiume Savio fino alla Costa Adriatica, dalle prime propaggini dell’Appenino Tosco-Romagnolo fino alla pianura ravennate e riminese, nel punto nel quale la via Emilia si interseca con la statale Umbro-Casentinese, che da Ravenna conduce fin quasi a Roma.
Di origini umbro-etrusche, Cesena conobbe un’epoca di magnificenza al tempo dei Malatesta (1378-1465), che diedero al Centro storico il volto odierno, e regalarono ai cittadini la splendida Biblioteca Malatestiana. Nel 1450 è documentato il primo intervento di Malatesta Novello, signore di Cesena, che fece proprio il progetto dei frati e nel loro convento eresse la sua libraria.
La Malatestiana, unica al mondo, di tipo umanistico-conventuale, è rimasta esattamente come era stata costruita, quasi seicento anni or sono, ed è inserita nel patrimonio dell’Unesco come “Memoria del Mondo”. Colpisce il visitatore fin dallo splendido portale in noce che conduce all’interno basilicale a tre navate dell’Aula del Nuti.
Sul timpano del portale campeggia l'elefante indiano, emblema dei Malatesti, con il motto "Elephas Indus culices non timet" ("L'elefante indiano non teme le zanzare").
All'interno, le undici campate accolgono i 58 plutei (banchi di seduta per la lettura) all’interno dei quali sono conservati 340 codici di grande pregio, ornati da finissime miniature.
Di fronte alla Malatestiana si trova la Biblioteca Pïana, dono alla città del suo papa Pio VII, ricca di preziosi volumi fra i quali 14 splendidi corali finemente decorati.
Cesena deve alla signoria dei Malatesta anche la sua Rocca, una delle più imponenti della Romagna, con la Corte e due torrioni centrali: il Maschio e la Femmina. Dagli spalti si può godere di un panorama straordinario, che abbraccia buona parte della Romagna, e di grande fascino sono i camminamenti interni.
Una visita meritano anche l’Abbazia benedettina di Santa Maria del Monte, con la sua raccolta di antichi ex-voto, e le numerose chiese storiche del Centro.
Infine, da segnalare Villa Silvia-Carducci, sui colli di Lizzano, che ospita “Musicalia”, un museo tutto dedicato alla musica meccanica, unico in Italia, assieme alla Camera del premio nobel Giosuè Carducci, rimasta intatta da più di cento anni, e il suggestivo Giardino Parlante nel parco della villa.
Cesena è anche città viva di tradizioni enogastronomiche, da scoprire nei numerosi ristoranti e chioschi che offrono l’immancabile piadina, e nelle tante fiere che animano il Centro Storico, come il Festival Internazionale del Cibo di Strada.

DA NON PERDERE
Biblioteca Malatestiana
Rocca Malatestiana
Basilica di Santa Maria del Monte
Piazza del Popolo con fontana Masini
Villa Silvia-Carducci e museo Musicalia
Teatro cittadino Alessandro Bonci
Festival internazionale del cibo di strada, fiera di San Giovanni, Piazze di Cinema

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