Bologna è la prima provincia in Italia per numero di eccellenze agroalimentari con riconoscimento europeo. Il celeberrimo tortellino e il maiale sono gli indiscussi protagonisti di una cucina che esalta la pienezza dei sapori. Accanto alla pregiata Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli d’Imola, nasce oggi la Strada dei Vini e dei Sapori dell’Appennino Bolognese, che si snoda tra crinali e vallate fino ai confini della Toscana. Qui vengono prodotte ottime farine di frumento tenero, farro e castagne, utilizzate per la preparazione di dolci della tradizione (le pinze, le raviole e il castagnaccio), del pane montanaro dell’Appennino e delle crescentine, ideali da abbinare ai formaggi e ai salumi della zona. Tra questi ultimi, accanto alla Mortadella di Bologna Igp, troviamo la coppa, la salsiccia passita e i ciccioli, vera leccornia per aperitivi e antipasti. Tartufi e castagne abbondano nei boschi dell’Appennino, mentre scendendo verso valle si possono gustare morbidi formaggi e ciliegie di ottima qualità.

Bologna Torri del tempo, portici infiniti e osterie medioevali
Salire su una Torre del tempo con le pareti di vetro, percorrere gli antichi corsi d’acqua sotterranei di Bologna, fare una sosta nella stanza dei dialetti. Sembrano avventure alla Harry Potter quelle che si possono vivere nel Museo della Storia della Città a Bologna. E’ un museo con tanti effetti speciali, spazi firmati da architetti famosi, quadri meravigliosi, effetti visivi e sonori, L’edificio è quello di Palazzo Pepoli, in via Castiglione, in centro città.
Palazzo Pepoli, è anche una delle tappe principali di un circuito che piace molto al pubblico: quello dei palazzi storici di Bologna. Il tour è stato battezzato Genus Bononiae: ogni tappa, un palazzo. E ogni palazzo, un tesoro. I vari edifici custodiscono all’interno, quadri, sculture, opere d’arte e altre meraviglie.
Passeggiare senza fretta fra Piazza Maggiore e Piazza Santo Stefano (con le sue meravigliose sette chiese) e gironzolare fra i vicoli medioevali che si dipanano dietro l’Archiginnasio è un’esperienza senza dubbio da provare.
Dal centro passano comunque tanti bus. Come per esempio il San Luca express, un red bus che parte da piazza Malpighi e si arrampica sui tornanti fino al Santuario di San Luca, uno dei luoghi simboli della città. Il bus è molto comodo, ma lo sanno tutti che a San Luca ci si dovrebbe andare a piedi. Non importa quanto tempo ci si impieghi. Però la salita a piedi è parte integrante dell’esperienza. Una passeggiata di 4 chilometri che si avvitano dolcemente sotto oltre 600 portici. Il percorso è uno dei più belli da fare sotto i Portici di Bologna: sono i più lunghi del mondo (40 km) e candidati a diventare Patrimonio Unesco.
Un’altra tappa obbligatoria è il Museo della Ducati, la moto cult per i centauri di tutto il mondo. Si trova a Borgo Panigale, quartiere della città, raggiungibile comodamente sia in auto che in bus.
Bologna è sempre stata famosa per le sue osterie. Fra queste ce ne è una davvero unica: è l’Osteria del Sole in vicolo Ranocchi, (si chiama del Sole perché la sera è chiusa). L’osteria, antichissima e di origine medioevale, serve solo da bere. I clienti si portano le cose da mangiare in un sacchetto e le consumano al tavolo. La zona dell’Osteria del Sole pullula di piccole vetrine e di botteghe storiche dell’enogastronomia bolognese.
Così rifocillati potrete affrontare un’impresa memorabile: la salita sulla Torre degli Asinelli (3 euro). Un’arrampicata di 98 metri di altezza e 498 scalini! Non esattamente agevole. Ma alla fine il panorama dei tetti rossi della città ripaga la fatica! Attenzione però alla leggenda: se siete studenti universitari, non azzardatevi a salire sulla torre, pena il non riuscire a concludere gli studi. Non ci sono prove scientifiche che confermino la leggenda, ma nel dubbio…
DA NON PERDERE
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Il medioevale Mercato di Mezzo
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la Chiesa di Santa Maria Assunta di Riola disegnata da Alvar Aalto