L’Aceto balsamico di Modena Dop, il tartufo bianco e il Parmigiano Reggiano Dop sono i principali prodotti della Strada dei Vini e dei Sapori Città Castelli Ciliegi. In queste terre si producono farine pregiate dalle quali nascono la tigella modenese, lo gnocco fritto e i deliziosi borlenghi, crepes molto sottili e croccanti risalenti addirittura al Neolitico e da mangiare con lardo, aglio e rosmarino. Sulle colline abbondano le susine e le ciliegie, di cui Vignola è la capitale indiscussa. A nord della via Emilia la Strada dei Vini e dei Sapori della Pianura Modenese abbraccia un territorio che si estende fino al confine reggiano. La mostarda di Carpi è uno dei prodotti più caratteristici della zona, insieme allo zampone, nato secondo la tradizione nella zona di Mirandola.

Modena Quel complesso da favola dei Duchi d’Este
Accademia Militare o Palazzo Ducale? Una definizione manichea probabilmente non esiste per questo complesso, il più bello di Modena: la spettacolare Reggia dei Duchi d’Este (1634). E’ in pieno centro.
Di certo questa reggia è uno dei più importanti palazzi barocchi più belli in Italia. Del resto i suoi antichi padroni di casa, i Duchi d’Este lo volevano esattamente così: un complesso spettacolare (basta dire che chiamarono anche lo scultore, pittore e architetto più famoso del momento, Gianlorenzo Bernini a progettarlo). Con tanto di cortile d'onore, loggiato a due piani, saloni decoratissimi. E persino uno scalone d'onore, ornato da statue romane. Insomma la degna sede del Ducato di Modena e Reggio (stato indipendente esistito dal 1452 al 1796 e dal 1815 al 1859), la cui capitale era Modena. Ecco perché Modena è così bella. Ed ecco è stata dichiarata Patrimonio Unesco. I siti sono: il Duomo Romanico, Piazza Grande e la Torre della Ghirlandina
Fra le curiosità del Palazzo Ducale c’è il Salottino d’Oro (lo studio di lavoro del duca Francesco III). Il Duca lo fece interamente rivestire con pannelli rivestiti di oro zecchino. Con uno stratagemma: le lamine d’oro erano smontabili. E proprio grazie a questo accorgimento le preziose lamine furono messe in salvo durante i saccheggi dei secoli successi. Ed eccole oggi ancora qui.
Ai giorni nostri il Palazzo Ducale è la sede dell’Accademia Militare. La scuola cioè che prepara i giovani ufficiali dell’Esercito Italiano. Si può prenotare una visita all’Ufficio di accoglienza turistica 059/2032660.
Una passeggiata romantica? Alla Piazzetta della Pomposa. Un angolo di altri tempi, questo slargo alberato, abbracciato da piccole case color pastello, file di portici delicati, lampioni di ferro. C’è anche una fontanella. Presenza principale è l’omonima chiesa. Altra strada piena di poesia è Vicolo Squallore. Non fatevi ingannare dal nome: è una delle vie più belle e romantiche. Spesso i turisti non sanno della sua esistenza e la mancano. Parte da via Emilia e si dipana verso via Taglio nel cuore della città. Stretta con il fondo acciottolato e i lampioncini in ferro battuto.
Certo se Modena avesse una voce, questo sarebbe il rombo dei motori più sognati in tutto il mondo: Ferrari, Maserati, Stanguellini, Pagani, la vecchia De Tomaso, la Lamborghini (al confine fra Bologna e Modena). E allora è obbligatorio un giro a Maranello e, qui in città, al Museo Casa Enzo Ferrari. E’ la vecchia casa con officina annessa dove nacque Enzo Ferrari nel 1898. Vi è stato fuso archiettonicamente un nuovo complesso avveniristico di 5.000 mq di superficie. Segni particolari: ha un cofano giallo al posto del tetto. Giallo come il colore della città di Modena e come il colore scelto da Enzo Ferrari come sfondo del Cavallino.
DA NON PERDERE
Piazza Grande
Il Duomo Romanico
La Torre della Ghirlandina
Il Palazzo Ducale
Museo Casa Enzo Ferrari
Il Cimitero di San Cataldo disegnato da Aldo Rossi